Particolarità dell'inglese americano

Pubblicato il da camy

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La lingua inglese americana (American English) è una variante della lingua inglese ed è parlata negli Stati Uniti d'America.

Per la consistenza del gruppo di utilizzatori, per la sua nettamente marcata caratterizzazione, oltre che per la considerazione della generazione di dialetti autonomi ed interclusi, spesso si fa erroneamente riferimento all'inglese britannico attuale come lingua originaria da cui si sarebbe sviluppato, e questo ha generato alcuni equivoci alimentati probabilmente dalle considerazioni nazionalistiche di alcuni puristi. In realtà, l'inglese americano non ha origine nello standard inglese, in quanto derivante dalla varietà dialettale parlata nel Kent e nel sud-est: questa varietà, oggi adottata come standard è da considerare essa stessa una variante della lingua parlata da Shakespeare e dagli elisabettiani. Per quanto possa sembrare curioso, essi pronunciavano le A di cast, calm come /æ/ piuttosto tendente ad e, facevano sempre sentire la R come nell'inglese americano e soprattutto scozzese ("burred r"). Lo stesso dicasi della pronuncia di either in /i:/ (standard britannico moderno: /ai/).

I primi cambiamenti che distinsero la lingua inglese parlata in America da quella della madrepatria furono essenzialmente lessicali. I coloni, che avevano trovato nel Nuovo Mondo un ambiente tanto diverso da quello europeo, presero a prestito nuove parole per esprimere nuovi concetti. La fonte dei prestiti furono soprattutto le lingue native (wigwam, tomahawk, canoe, moose, raccoon, opossum, mocassin, pow-wow, etc.) ma anche il francese(prairie,bureaulevee) e lo spagnolo (vamoosesavvy), mentre cookie (brit."biscuit") è una parola di origine olandese. Rimasero però diverse parole in uso nella madrepatria nel seicento (quando arrivarono i primi colonizzatori in Virginia, o i "founding fathers"), scomparse oggi in Gran Bretagna: parole come gotten (participio passato di get, in luogo di got), mad significa ancora "arrabbiato", l'antico sick è usato invece di ill etc.

Dopo la Rivoluzione gli abitanti degli Stati Uniti dovettero dar nomi alle neonate istituzioni (congressmangubernatorialcaucusstatehouse, etc.)

Fonetica

Riguardo alla fonetica tre sono gli aspetti dell'americano che maggiormente si differenziano dallo standard britannico:

  • La pronuncia di fast, path, class come [fæst], [pæθ], [klæs];
  • La pronuncia di r in tutte le posizioni;
  • Il suono molto aperto di o breve, che si avvicina a una a chiusa, in parole come top,lockstop (questo fenomeno non è consistente: per es. è assente in dogmossbog, etc. la cui vocale è una /o/ aperta e lunga simile all'inglese awdawg, mawss, bawg);

A questi va aggiunta una nasalità di tutte le componenti della frase e un'intonazione più monotona.

Altre caratteristiche sono:

  • u è pronunciato come [u], non come [ju], dopo [d], [t], [l], [s] (tube, lucid, duty, enthuse, letti come "toob", "loocid", "dootee", "enthoos").
  • La t intervocalica posttonica tende a sonorizzarsi (si realizza pressochè come d):waiting e wading si confondono in [we:diη], spec. nella parlata colloquiale.
  • Nel gruppo -nt- la t tende a sparire, spec. nella pronuncia colloquiale: winner e winternon si distinguono.
  • La o lunga (moment) è realizzata come [ou] o [o:], non come [əu]: ['mo(u)mənt]. È [ou] in fine di parola: go [gou].
  • La a lunga tende a perdere la componente /i/ e a monottongarsi, tranne che in fine di parola: babe [be:b] piuttosto che [beib], però gray [grei].
  • La u breve (butter) è resa con un suono molto simile al "suono confuso" schwa [ə], mentre in inglese britannico si realizza un suono aperto, molto vicino a [a]: butter['bədər] (più spesso [bərə]) anziché ['bata].
  • l è velarizzata in tutte le posizioni, mai chiara.
  • wh e w mantengono i suoni distinti [hw] e [w]: wine e whine hanno pronunce leggermente diverse, contrariamente allo standard britannico.
  • Esistono differenze di accentuazione (dictionary ['dik∫ə'nεri] non ['dik∫ənri], laboratory['læbrə'to:ri] non ['læb(rə)tri], proc-ess ['pråsəs] non pro-cess ['prəusis], etc.)
  • To have come verbo autonomo è usato nelle negative e nelle interrogative con to docome gli altri verbi (I don't have it, non I haven't it).

Resa grafica e lessico

  • Esistono differenze di resa grafica degli stessi termini: program non programme,catalog non cataloguejail non gaol, "color" non "colour", etc.
  • Si usano parole diverse per esprimere lo stesso concetto: sidewalk per pavement,suspenders per braceselevator per liftsoccer per football (football indica uno sport diverso), subway per undergroundairplane per aeroplane, ""flat" per "apartment", etc.

I dialetti dell'inglese americano

Esiste una tripartizione tradizionale delle aree linguistiche degli Stati Uniti:

  • New England
  • Southern (corrispondente agli stati della Confederazione)
  • General American (GA) (tutto il resto degli stati contermini, l'Alaska e le Hawaii). Il General American ha una pronuncia che corrisponde a quella tipica appena descritta.

Il New England, specialmente nella zona orientale, è caratterizzato dall'assenza della rpostvocalica (vd. il noto detto scherzoso secondo il quale i ragazzi di Boston andrebbero to paak the caar in the paak, "to park the car in the park") e dalla presenza di [a:] anziché [æ] in parole della serie pass, fast.

A New York City la r postvocalica, che un tempo mancava, è stata introdotta dall'interno dello stato e dagli stati vicini. Una caratteristica peculiare della città, ormai quasi del tutto scomparsa, era la pronuncia popolare [oi] per la r sonante: girl [goil], bird [boid].

Nella zona che va dal New Jersey al Delaware la caratteristica più distintiva è la confusione delle parole Mary, marry e merry nella stessa pronuncia. Per il resto la pronuncia è quella del GA.

Il Sud va dal Delaware al profondo Sud e a E fino alla metà orientale del Texas. Anche qui manca la r postvocalica. Inoltre il dittongo di down è pronunciato [æu] piuttosto che [au]. Il dittongo di nice è pronunciato [a:] anziché [ai] ("naas").

Il cosidetto Dialetto Negro (Black Speech) non è che la parlata delle classi povere, bianche e nere, del Sud.

Bibliografia

  • Baugh, C. e Cable, Th. A History of the english Language. N.J., Routledge & Kegan Paul, 1978.
  • Strang, B. A History of English. London, Methuen, 1970.
  • Collis Cobuild, English Language Dictionary. Brimingham, Collins, 1987.
  • Merriam Webster's Collegiate Dictionary. Springfield, Mass. 2001.

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